Caso Horner, nuovi dubbi. Le controversie che ruotano attorno a Christian Horner, team principal della Red Bull Racing, non accennano a placarsi.
Secondo un’inchiesta della testata Business F1 Magazine, nota per la sua profonda conoscenza del paddock di Formula 1, l’avvocato incaricato di esaminare le accuse di molestie mosse contro Horner non sarebbe stato realmente indipendente.
Si tratterebbe infatti del legale londinese della famiglia Yoovidhya, proprietaria del 51% del gruppo Red Bull. La soffiata, che getta un’ombra sulla gestione del caso, sarebbe giunta alla testata dalla stessa fonte che ha diffuso i presunti messaggi WhatsApp scambiati tra Horner e la dipendente che lo ha accusato.
A dicembre 2023, una dipendente Red Bull aveva denunciato Horner per un presunto comportamento inappropriato, sfociato in una serie di messaggi su Whatsapp ritenuti offensivi. La Red Bull aveva immediatamente avviato un’inchiesta interna, affidando la valutazione del caso a un avvocato “indipendente”.
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Tuttavia, secondo Business F1 Magazine, l’avvocato in questione non sarebbe stato realmente imparziale. Si tratterebbe infatti del legale londinese della famiglia Yoovidhya, che ha il controllo della maggioranza del gruppo Red Bull.
Le nuove informazioni emerse sulla vicenda aprono nuovi scenari e alimentano le polemiche. La Red Bull ha finora respinto ogni accusa, ma la reputazione di Horner e del team è stata inevitabilmente danneggiata.
Al momento non è chiaro come la Red Bull intenda gestire le nuove rivelazioni. La posizione di Horner appare indebolita e non è escluso che il team possa prendere provvedimenti nei suoi confronti.
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