Il 2022 sarà una rivoluzione per la F1 con monoposto nettamente più diversificate rispetto agli altri anni. Ma con questi regolamenti si rischia una situazione simile al caso Brawn GP nel 2009?
La Brawn GP fu fondata il 6 marzo 2009, sostituendo la Honda Racing F1 Team. In occasione del Gran Premio del Giappone 2009 un ex dirigente della Honda rivelò che il passaggio di proprietà della scuderia era avvenuto per la cifra simbolica di una sterlina.
La Brawn, spoglia di sponsor, montava sulle sue vetture motori Mercedes ed aveva ingaggiato entrambi gli ex piloti della Honda, Jenson Button e Rubens Barrichello.
Sin dai primi test, la nuova scuderia di Formula 1 si piazzò ripetutamente davanti a tutti, suscitando molte polemiche, soprattutto, legate ad una presunta irregolarità del diffusore posteriore, che poi si rivelò legale.
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Insomma, in quell’anno grazie ai nuovi regolamenti e ad un limite di budget riuscì a dominare quella stagione, ma si può rischiare la stessa situazione quest’anno?
Effettivamente il rischio esiste, infatti nel 2022 la F1 introdurrà dei nuovi regolamenti che rivoluzioneranno le vetture e ci sarà anche, già introdotto lo scorso anno, il Budget Cup.
Quindi, se una Scuderia/Team trova qualcosa che gli faccia andare nettamente più veloce degli altri, grazie al tetto dei costi e alla poca disponibilità di portare aggiornamenti, può essere che il vantaggio non rimanga solo per il 2022, ma anche per tanti altri anni.