Frasi piloti F1 più famose. Citazioni filosofiche, storiche e proverbi zen? Anche la Formula 1 ci lascia delle frasi riflessive.
Enzo Ferrari: “L’aerodinamica è per chi non sa costruire motori”.
Si dice che il fondatore della scuderia di maggior successo nella storia della Formula 1 abbia pronunciato questa frase negli anni ’60. Potrebbe essere stato vero allora, ma le moderne auto di Formula 1 hanno bisogno di molto più di un motore potente per raggiungere il successo del titolo. Basta vedere la Ferrari nel 2019, che aveva il motore più potente ma ha comunque perso contro la Mercedes.
Bruce McLaren: “Fare qualcosa bene è così utile che morire cercando di farlo meglio non può essere avventato. Sarebbe uno spreco di vita non fare nulla con le proprie capacità, perché sento che la vita si misura in risultati, non solo in anni.”
Parole profetiche del fondatore della McLaren, che ha ottenuto quattro vittorie in F1 e ha fondato un’omonima scuderia che sarebbe diventata una delle più vincenti nella storia del motorsport.
Graham Hill: “Sono un artista. La pista è la mia tela e la mia macchina è il mio pennello”.
Questa citazione di Graham Hill, ha molto significato per un pilota le cui abilità artistiche al volante sono state magnifiche e proprio su una tela come il Circuito di Monaco ha dipinto i suoi successi migliori, dove ha vinto cinque volte negli anni ’60.
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Ayrton Senna: “Se non cerchi più un gap che esiste, non sei più un pilota da corsa”.
La citazione più famosa di Senna è arrivata durante un’intensa intervista con Jackie Stewart e si riferisce a un incidente particolarmente controverso all’inizio del Gran Premio del Giappone del 1990. Scontento che i funzionari di gara avessero rinnegato un accordo per piazzare la pole position sul lato “pulito” della pista, Senna si rifiutò di cedere alla prima curva al suo acerrimo rivale Prost e i due si scontrarono.
Lewis Hamilton: “Vinciamo e perdiamo insieme”.
Ci sono state molte più vittorie che sconfitte per Lewis Hamilton negli ultimi anni, ma il sette volte campione del mondo di F1 ha sempre avuto un atteggiamento positivo nei confronti delle battute d’arresto durante la sua carriera. Il campione di Formula 1 inglese è un grande giocatore di squadra che non punta il dito quando le cose vanno male, ma impara invece dal dolore della sconfitta per uscirne più forte.