Piloti al Gp del Qatar stremati. Il Gran Premio del Qatar 2023 è stato un evento senza precedenti nella storia delle corse automobilistiche, con i piloti costretti a lottare non solo contro i loro avversari, ma anche contro condizioni climatiche estreme.
Il circuito del Qatar è noto per le sue temperature ardenti, ma quest’anno ha raggiunto nuovi livelli di calura. Con il termometro che segnava 31 gradi Celsius nell’aria e temperature all’interno delle vetture che oscillavano tra i 45 e i 50 gradi Celsius, i piloti sono stati messi a dura prova fin dalla partenza.
Un fattore aggravante è stata l’umidità dell’80%, che ha reso l’aria ancora più opprimente e ha fatto sudare i piloti. Nelle condizioni di caldo e umidità estreme, la concentrazione e la resistenza fisica diventano elementi cruciali per sopravvivere in pista.
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Logan Sargeant è stato uno dei piloti che ha pagato il prezzo più alto per queste condizioni estreme, costretto al ritiro a causa del colpo di calore. Gli altri piloti, invece, hanno dovuto affrontare sfide aggiuntive mentre viaggiavano a velocità folli sul rettilineo, con visiere aperte e mani fuori dalle vetture per cercare di raffreddarsi.
Le sfide non si limitavano solo alle condizioni climatiche. Anche i limiti di pista hanno giocato un ruolo significativo nella gara. Sergio Perez, ad esempio, ha ricevuto ben tre penalità per aver superato i limiti di pista.
I piloti della top 3 si sono sdraiati sul retro podio e si sono fatti versare dell’acqua addosso, cercando un po’ di sollievo dalle condizioni estreme che avevano affrontato.