Prove libere Ferrari a Jeddah: La FP2 del Gran Premio dell’Arabia Saudita ha visto la Rossa chiudere in nona e decima posizione.
Dopo la caduta al Gp del Bahrain la Ferrari si è presentata al secondo round della stagione con una SF-23 aggiornata. Infatti, il Team ha portato una nuova ala posteriore mono-pilone, un’ala anteriore e qualche aggiustamento nel fondo e nella beam wing. Tutto questo per cercare una vettura più bilanciata e che degrada meno le gomme.
I tempi visti in queste prove libere, però, non fanno vedere miglioramenti per le vetture del Cavallino. Infatti, hanno chiuso in nona e decima posizione nelle FP2 rispettivamente con Leclerc e Sainz.
Ma analizzando la telemetria si possono vedere cose interessanti, e i fan della Rossa possono stare leggermente più tranquilli.
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Prove libere Ferrari a Jeddah – Analisi Telemetria:
Da come potete vedere dalla telemetria qua sopra, la Red Bull è nettamente più veloce di Ferrari in tutti i rettifili. Questo significa solo una cosa, la SF-23 non era nelle stesse condizioni di motore della RB19.
Come modalità di motore la Rossa era molto bassa. Inoltre, dalla linea di accelerazione si può identificare che Ferrari aveva anche molta più benzina.
In conclusione, il Team di Maranello si è concentrata soprattutto nel passo gara, andando a nascondere le performance sul giro secco. Probabilmente, perché il Cavallino sa di avere comunque una buona vettura con poco carburante, mentre in gara è il contrario.
Nei long run, Ferrari si è comportata molto meglio rispetto a quanto visto in Bahrain, ma comunque hanno ritrovato il degrado.
Domani sarà il giorno della verità con la qualifica, ricordando che Charles Leclerc avrà 10 posizioni di penalità.