Red Bull in crisi. “La squadra rischia di essere divisa. Non può andare avanti così. Esploderà.” Così parlò Jos Verstappen in un’intervista, riferendosi alla possibilità che Horner rimanesse in squadra. Quella che sembrava un’ipotesi remota e utopica sta diventando realtà.
Dall’inizio della stagione, con il caso Horner, sembra proprio che la Red Bull sia implosa. Poco prima dell’inizio della stagione, Horner fu accusato di “comportamenti inappropriati” nei confronti di una dipendente della scuderia. Dopo un’indagine interna, il team principal fu scagionato da tutte le accuse, ma quel periodo portò grande tensione all’interno della scuderia, soprattutto tra Jos Verstappen e Horner.
L’apice della tensione fu raggiunto con un’intervista rilasciata da Jos Verstappen a Mail Sport: “La squadra rischia di essere divisa. Non può andare avanti così. Esploderà. Fa la parte della vittima, quando è lui a causare i problemi.”
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E sembra che questa previsione fosse accurata. Da allora, la Red Bull ha perso uno dei suoi elementi chiave, l’ingegnere Adrian Newey, che ha trovato un posto altrove, lontano dal team di Milton Keynes. Oggi è arrivata anche la notizia che il direttore sportivo Jonathan Wheatley, altro pilastro della gerarchia di Red Bull, lascerà la squadra per andare alla Audi.
Nel frattempo, la RB20 di Verstappen e Perez non sembra più essere una macchina dominante, avendo perso la leadership tecnica a favore della McLaren. Entrambi i titoli mondiali non sembrano più al sicuro, e Red Bull appare veramente in crisi. Il futuro della squadra è incerto e altri pezzi importanti potrebbero ancora andarsene. Ora è tutto in bilico.
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