Red Bull: Monaco un weekend da dimenticare, Marko punta il dito sul simulatore. Il Gran Premio di Monaco si è rivelato un weekend da incubo per la Red Bull, concluso con un solo pilota in zona punti conquistato grazie al sesto posto di Max Verstappen.
L’incidente al primo giro di Sergio Perez ha ulteriormente aggravato il quadro, costringendo il team a fare i conti con una prestazione ben al di sotto delle aspettative.
Helmut Marko, consulente della Red Bull, ha analizzato il weekend monegasco attraverso un editoriale su Speedweek, soffermandosi sulle difficoltà incontrate dalla RB20 e sul divario prestazionale rispetto alla Ferrari.
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Verstappen ha commesso un errore in qualifica che gli è costato la possibilità di conquistare la prima fila. Secondo Marko, la colpa è da attribuire in parte al comportamento nervoso della vettura sui cordoli: “La Ferrari era nettamente superiore in questo aspetto, mentre la nostra macchina saltava come un canguro.
“La vettura si è adattata relativamente bene alle qualifiche e potevamo presumere che Max sarebbe stato in prima fila. Ma ovviamente, quando si ha una macchina così nervosa, anche un pilota come Max può commettere un errore. Inoltre, ha cercato di massimizzare il suo tempo nel primo settore, perché era l’unico in cui eravamo più veloci delle Ferrari. E ha fatto tutto il possibile per ridurre al minimo la perdita di tempo negli altri settori”.
Marko ha poi sottolineato la discrepanza tra i dati ottenuti dal simulatore e le prestazioni reali della RB20, un problema già riscontrato a Miami e Imola: “Siamo fiduciosi di riuscire a capire perché il simulatore fornisce dati così distanti dalla realtà. Tuttavia, anche Montreal potrebbe rivelarsi un weekend difficile per noi”.
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