Il covid ha veramente colpito tutti, anche le grandi aziende come la Renault, che è una di quelli che ha sofferto di più.
“Dopo un primo semestre caratterizzato dall’impatto della pandemia da Covid-19, il Gruppo ha ripreso fortemente la performance nel secondo semestre. Questo risultato è il frutto degli sforzi compiuti da tutti, dell’accelerazione positiva impressa dal piano di riduzione dei costi fissi e del miglioramento della nostra politica dei prezzi. La priorità è data alla redditività e alla generazione di cash, come già annunciato in occasione del nostro piano strategico Renaulution. Il 2021 sarà un anno difficile, con incertezze legate alla crisi sanitaria, ma anche all’approvvigionamento dei componenti elettronici. Affronteremo queste sfide tutti insieme, nella dinamica di ripresa che ci caratterizza dalla scorsa estate”. Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault.
Il 2020 rimarrà negli annali della Renault per le pesanti conseguenze prodotte sul bilancio dalla crisi del coronavirus e dalle difficoltà dell’alleato nipponico Nissan. Il costruttore transalpino, infatti, ha registrato una perdita record di 8 miliardi di euro, a fronte di 141 milioni di perdite registrato nel 2019.
PROSPETTIVE RENAULT
Il Gruppo conferma gli obiettivi 2023 comunicati nell’ambito del piano strategico “Renaulution”:
- Margine operativo del Gruppo superiore al 3% entro il 2023,
- Free cash flow operativo del Ramo Auto in cumulato dal 2021 al 2023 dell’ordine di 3 miliardi di euro,
- Investimenti e spese per le attività di R&S a circa l’8% del fatturato entro il 2023.